giovedì 18 dicembre 2014

Recensione | Vita di Tara


Titolo: Vita di Tara
Titolo originale: Some Kind of Fairy Tail
Autore: Graham Joyce
Editore: Gargoyle
Pagine: 362
Prezzo: 18,00 €
Data di pubblicazione: giugno 2014


Dopo il pranzo di Natale Peter Martin riceve una telefonata concitata dal padre che gli chiede di raggiungerlo subito perché qualcosa di sorprendente è accaduto alla loro famiglia. Al suo arrivo, Peter ritrova Tara, la sorella adolescente scomparsa misteriosamente vent'anni prima. Cosa le è accaduto? E dove è stata in questi lunghi anni? La storia di Tara ha dell'incredibile: ha conosciuto uno straniero nella foresta degli Outwoods ed è stata con lui per mesi in un... mondo parallelo. Per la sua famiglia è impossibile crederle, ovviamente, eppure il corpo di Tara non è invecchiato affatto nonostante siano passati vent'anni. L'unico che sembra essere dalla sua parte è il suo primo amore, Richie, ma un uomo misterioso la pedina tentando in tutti i modi d'impedirle di riawicinarsi a lui. Spetterà allora allo psichiatra, il dottor Underwood, scoprire quali segreti nasconde la mente di Tara e riportare così ai Martin la ragazzina che avevano perduto.


Vita di Tara mi ha completamente fatto entrare in un sogno e mi ha fatto percepire solo una piccola essenza di com'è la realtà dei sogni. Ancora adesso, che ormai è passato un mesetto da quando l'avevo letto, non riesco a dire con concretezza perché ho amato questo libro e perché mi ha scombussolato tanto. Avete presente Vita di Pi? Il protagonista racconta due versioni di quello che gli è capitato e io ho avuto molti dubbi a scegliere quella che pensavo più sensata. È la stessa questione qui: all'inizio del racconto possiamo vedere il "viaggio" di Tara come qualcosa di magico e sovrannaturale o da un punto di vista scientifico, quello dello psichiatra, come qualcosa di impossibile che si può spiegare grazie alla nostra conoscenza del mondo umano. Ma quello che è capitato a Tara non può essere spiegato perché un senso logico, per noi umani, non lo ha. 
Ma ci sono volte nella vita in cui, da una porta socchiusa, riesci a scorgere i barlumi dei riflessi sull'acqua, e capisci che se ti lasci sfuggire l'opportunità, la porta si chiuderà per sempre.
I fantasy si sa che parlano di qualcosa di fantastico che nel mondo reale di tutti i giorni non esiste; ma in questo libro possiamo vedere due mondi e due modi di pensiero che si scontrano e quando si sono scontrati, per me è stato come se due persone mi parlassero in due orecchie diverse con due idee differenti e, ad un certo punto, non sapevo più a chi dare ragione. Nel libro possiamo vedere la società dei comuni mortali, che è sempre attaccata ai loro ideali e mai propensi a credere in qualcosa che, nel loro mondo, non può esistere; poi c'erano quelli che vivevano in un mondo parallelo, dove tutte quelle cose straordinarie che normalmente trovavi solo nei racconti esistono davvero. Quando sono "entrata" in quel mondo parallelo, credevo di essermi persa in un sogno: magari non il mio ma mi sembrava di rivivere quei sogni strani e contorti che qualche volta si fa. E, ovviamente, quando Tara ha raccontato il suo viaggio ai suoi parenti nessuno le ha creduto e l'hanno considerata anche pazza o che avesse avuto qualche problema psicologico e che, per questo, raccontava quella storia per spiegare la sua scomparsa.
Tu non hai idea, Richie. Nessuno di voi ce l'ha. Un velo circonda questo mondo, un velo sottile come fumo, che di tanto in tanto si solleva, e quando lo fa, possiamo assistere a cose incredibili.
Tuttavia, Tara non aveva niente che non andava e il suo aspetto era rimasto immutato da quando se ne era andata. Tutto nel libro urlava di credere a Tara ma nessuno le dava ascolto perché solo chi ha vissuto ciò che ha vissuto lei o chi la ama immensamente, senza mai dubitare di ciò che dice, può capirla e sostenerla. Tara è un personaggio che ho apprezzato molto e i momenti in cui raccontava del suo viaggio erano quelli più vivi, colorati, vivace e, insomma, tutto ciò che ti fa sentire felice. 
Le è mai capitato di raccontare una storia così tante volte che le sembra di averla consumata e, dopo un po', parte della verità che contiene viene smussata? Cominci addirittura a dubitarne tu stessa, proprio perché l'hai ripetuta troppe volte.
Lo stile dell'autore mi è piaciuto moltissimo perché non mi ha fatto mai annoiare e le sue pagine si leggevano come se non fossero niente! Non pensavo che mi sarebbe piaciuto moltissimo questo libro, anche perché la cover e la trama non mi dicevano niente di che, ma mi sono ricreduta. Non è uno di quei libri che leggi con avidità ma ogni volta che lo iniziavo a leggere finivo per arrivare a 10 capitoli dopo. Non penso di essere riuscita a dire ciò che ho provato leggendo questo libro e penso sia la prima volta che non parlo della trama o dei personaggi ma mi ha fatto uno strano effetto questa lettura e vorrei averne di più così. La cosa che ho apprezzato moltissimo di questo romanzo è stato il finale: non faccio nessuno spoiler ma ho apprezzato che l'autore non abbia fatto finire il libro in un modo banale e che non abbia nemmeno fatto scoprire troppo del mondo"fatato" in cui era stata Tara. Dopotutto, se è speciale ci sarà un motivo e, se non ci sono segreti, non sarebbe più così unico e inimmaginabile come sembra.





8 commenti:

  1. Questo libro ce l'ho in wishlist già da un po' di tempo, ne sento parlare sempre bene *-*

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  2. Questo libro mi incuriosisce parecchio e la tua recensione mi ha reso ancora più curiosa... :)Spero di riuscire a leggerlo :)

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  3. Una recensione davvero bella Vale, complimenti!!! <3 Mi hai fatto venire ancora più voglia di leggerlo!

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  4. Non conoscevo questo libro, ma con la tua recensione mi hai fatto venire voglia di leggerlo!

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