mercoledì 10 settembre 2014

Recensione: Shining

Buona sera lettori!^^
Oggi è il primo giorno che ho cominciato a fare qualche compito ma penso che adesso, prima di continuare a vedere la terza stagione di Teen Wolf, devo ripassare un po' di paradigmi di latino per domani. Come ho detto, mentre mi stavo vedendo Teen Wolf ho cominciato a fare la recensione di Shining e, guarda caso, la puntata che stavo vedendo trattava dei suicidi in un motel. E le sorprese non sono finite! C'era una stanza in particolare: la 217. E allora subito ho pensato che questo non poteva essere un caso :') Insomma, faccio al recensione di Shining, dove l'assassinio era stato commesso nella stanza 217 e a Teen Wolf fanno vedere un suicidio proprio in una stanza con lo stesso numero. E' ufficiale. Non entrerò mai in una stanza 217. :')

Titolo: Shining
Titolo originale: The Shining
Autore: Stephen King
Editore: Tascabili Bombianti
Pagine: 429
Prezzo: L. 7.000 (Okay. La mia edizione è così vecchia che non trovato neanche la copertina su internet :')).
Data di pubblicazione: Giugno 1985


L'Overloock, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stati teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e che si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni accetta di fare il guardiano invernale all'Overloock ed è allora che le forze maligne si scatenano con impeto rinnovato: la famiglia si trova avvolta ben presto in un'atmosfera sinistra. Davanti a Danny che è dotato di potere extrasensoriale, lo "shine", si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo ma, mentre il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima. 


Fino a questo libro, l'unico di King che mi aveva spaventato un po' era stato Pet Semetary, ma solo per due pagine alla fine; invece, Shining, già dall'inizio cominciava, piano piano, a mettermi un po' di paura (ma come sempre, più psicologica che splatter). Tanto che, ad un certo punto, verso la fine del libro, mentre giravo in casa senza luci, avevo paura che arrivasse Jack Torrance con la mazza da una delle porte da un momento all'altro. Insomma, posso dire che questo è stato il mio primo libro di King che mi ha fatto venire gli incubi.

REDRUM

All'inizio della storia vediamo Jack Torrance, un padre e marito che accetta il lavoro di guardiano
dell'Overlook Hotel per tutto l'inverno e la primavera: questo perché è stato licenziato e lui e la sua famiglia sono al verde. Tuttavia in questo hotel, anni fa, c'è stato un omicidio: un padre alcolizzato, assume il ruolo di guardiano e porta con sé sua moglie e le due figlie, le quali uccide in seguito, suicidandosi subito dopo. Nonostante ciò Jack accetta il lavoro e ci va a vivere con Wendy, sua moglie e suo figlio, Danny. Quando arrivano parlano subito con il cuoco dell'hotel, Dick, il quale avverte subito che il bambino ha lo "shining" o "aura" (come lui): questa capacità fa si che si possa vedere il passato o il futuro, e sentire anche i pensieri della gente e Danny ha un'aura davvero molto forte. Mentre Dick se ne va, insieme agli altri dipendenti, avvisa Danny di non avvicinarsi mai alla stanza 217 per nessun motivo e, in caso di pericolo, chiamarlo forte con la mente. Quindi Jack, Wendy e Danny cominciano a vivere in questo hotel. Ma i ricordi dell'Overlook sono così forti che travolgeranno l'intera famiglia, trasformando questo lavoro in un incubo.

Tutti i grandi alberghi hanno degli scandali, così come ogni grande albergo ha il suo fantasma. Perché? Diavolo, la gente va e viene. A volte uno degli ospiti tira le cuoia in camera sua. Attacco cardiaco o infarto o qualcosa del genere. Gli alberghi tengono conto dei superstiziosi. Non c’è mai un tredicesimo piano o una camera numero tredici; non ci sono specchi sul retro della porta dalla quale si entra.

Il protagonista è Jack Torrance, un uomo che ha perso da poco il lavoro e che da pochi anni ha smesso di bere. Jack ha avuto un'infanzia un po' particolare e difficile secondo me: suo padre era un alcolizzato e maltrattava la moglie ma, nonostante questo, Jack lo ha sempre amato. E un po' dell'atteggiamento del padre è stato trasmesso a suo figlio. In realtà Jack, nonostante molti momenti di pazzia e di rabbia, non è un uomo cattivo ma solo una persona debole, logorata da tante cose. Nonostante abbia smesso di bere, questa sarà sempre la sua debolezza e forse anche la sua condanna. Wendy, sua moglie, è una donna che ce l'ha sempre messa tutta, che è riuscita a perdonare il marito e a rimanergli vicino nei momenti più brutti. Ma secondo me era una persona un po' debole e impulsiva.

Non so perchè, ma sembra che di tutte le brutte cose che sono accadute qui in varie occasioni, ne sia rimasto in giro qualche frammento, come i ritagli di unghie o la lanuggine che qualche persona poco scrupolosa si è accontentata di spazzare sotto la sedia. [...] Solo qui. Ma Danny, non credo che queste cose possano fare del male a qualcuno. Così se dovessi vedere qualcosa, in un corridoio o in una stanza o vicino a quelle siepi… basterà che guardi dall’altra parte e quando ti volterai tutto sarà sparito.

Il personaggio che mi è piaciuto di più è stato Danny. Danny è un bambino di cinque anni che, quando vuole, può sentire i pensieri e gli stati emotivi di chi gli sta attorno, ma non solo questo: come tutti quelli che hanno l'aura, può vedere qualcosa che è accaduto o qualcosa che dovrà ancora accadere. Secondo me Danny è un bambino troppo piccolo per avere sulle spalle questo grande peso. Nell'Overlook, nonostante lo assalissero visioni paurose e traumatizzanti, lui è sempre stato forte e ha reagito come nessun bimbo della sua età avrebbe mai fatto.

Si accostò al ceppo e posò la mano sull'impugnatura della mazza.
La soppesò. 
La brandì.
La mazza sibilò nell'aria con cattiveria.
Jack Tarrance abbozzò un sorriso.

Questo libro di King mi ha preso davvero molto e, soprattutto alla fine, mi ha tenuta incollata a ogni pagine. In questo libro desideravo assolutamente vedere cosa c'era nella stanza 217 e attendevo il momento in cui Jack sarebbe scoppiato (non in senso letterale :') *Spoiler* chi ha letto il libro mi può capire). Io non vedevo l'ora di vedere le parti horror e mi meraviglio perché in realtà sono una fifona; però nei libri di King, sono proprio quelle, le scene più coinvolgenti. Il libro si leggeva benissimo (dopotutto o ha scritto il "Re") e non mi sono mai annoiata. Mi piacciono i libri di King perché non sono horror splatter ma sono più psicologici e ci fanno vedere anche la natura umana delle persone: il lato di luce e quello di tenebra dentro ognuno di noi. Shining è stato un libro davvero coinvolgente che ti fa rimanere con il fiato sospeso fino alla fine.


Le lacrime che guariscono sono anche le lacrime che scottano e feriscono.


cinque Anelli

10 commenti:

  1. oddio, segui teen wolf? Batti il cinque :D
    Quella puntata è stata straziante çwç "Scott, tu sei il mio migliore amico, sei mio fratello" *lacrime*
    Una delle mie puntate preferite di sempre ♥

    Ho sempre desiderato leggere qualcosa di King, ma non so proprio da dove iniziare. Shining mi incuriosisce tantissimo *_*

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    1. Sii so stata malissimo! ç-ç Mi stavano venendo i brividi quando Stiles ha cominciato a parlare a Scott ♥
      Se non sei fifona puoi anche cominciare da Shining :D

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  2. Cavolo *--* Sembra fantastico ♥ Non mi sono mai avvicinata a King ma dovrei proprio farlo ^^ Da come l'hai descritto sembra davvero un libro che incute terrore :3

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    1. Questo qui un sacco! O almeno a me si :') Devi rimediare con King! Merita tanto :3 ♥

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  3. Devo sbrigarmi a leggere qualcosa di King *__*
    Shining poi mi attira moltissimo :3

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    1. Ssii devi leggere assolutamente qualche libro suo! *_*

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  4. Questo di King lo vorrei tanto leggere! (insieme a tanti altri suoi eheh... ). Il film invece non l'ho capito. Anche se sfido chiunque a riuscire a capirlo all'una e mezza di notte, mezza addormentata sul divano >-<
    E poi sono d'accordo con te, King fa paura ma, anche con le eccezioni un bel pò macabre e splatter, lo fa sul spesso sul piano psicologico e mentale. Ci vuole talento per riuscirci.

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    1. Ahaha io penso che mi vedrò sia quello si Kubrick sia quello che ha fatto King perché al primo molte cose il regista le ha cambiate :/ E concordo con te per la bravura di King u.u

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  5. Oh mamma mia ...adesso ho i brividi e il rifiuto per il numero 217 ahahahah

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