mercoledì 20 agosto 2014

Recensione: Millennio di Fuoco - Seija

Buon pomeriggio lettori!^^
Dopo questo post vado a fare un bell'acquisto su amazon di libri! ^^ Però intanto vi lascio con la recensione di un libro che mi ha stupito tantissimo per quanto mi è piaciuto. Millennio di Fuoco è stato davvero stupendo e spero di aver trascritto bene i miei sentimenti per questo meraviglioso libro! :3

Titolo: Millennio di Fuoco - Seija
Autore: Cecilia Randall
Editore: Mondadori
Pagine: 415
Prezzo: 16,00 €
Data di pubblicazione: Ottobre 2013


Baviera 1999 d.C. Mille anni sono trascorsi da quando il demoniaco popolo vaivar è apparso in Europa, muovendo dalle lande desolate oltre il Volga per reclamare il possesso delle terre abitate dagli umani e cambiare la Storia per sempre. Da allora una guerra infinita strazia il continente ormai condannato ad un eterno medioevo, in cui i regni nati dalle ceneri dell'antico Sacro Impero sopravvivono a fatica tra alleanze precarie, rovesciamenti di fronte ed epidemie. I vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i manvar: la loro marcia procede inesorabile e sono giunti ormai nel cuore della Baviera.
Ed è qui che troviamo Seija, giovane coraggiosa e tenace, l'erede di un'antica stirpe di guerrieri pagani, cacciata dalle terre di Kaleva proprio in seguito all'invasione dei vaivar. Adesso il suo popolo, decimato e nomade, sopravvive offrendo ai cristiani la propria abilità militare in cambio di cibo e di un luogo sicuro in cui piantare le tende.
Seija è pronta alla lotta contro l'esercito vaivar comandato dal più grande nemico degli umani: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, stratega temibile, condottiero spietato e unico uomo ad assersi venduto anima e corpo ad Ananta, l'immortale regina dei vaivar, per farsi trasformare in un demone plurisecolare e sterminate per una volta quella che era la sua specie.
Ma quando Seija è costretta ad affrontare il Traditore nel pieno della battaglia, il fantasma di un antico segreto cambia per sempre il suo destino. Perché il condottiero nemico prima esita e poi scatena contro di lei una caccia senza quartiere? Perché ne è così ossessionato persino da trascurare gli obiettivi militari, pur di catturarla? Cosa è accaduto tre secoli fa alla Torre della Strage, il maniero del Traditore, il giorno in cui Raivo ha rinunciato alla sua umanità?








Un amore dannato per l'eternità,
un'epoca che non conosce pace.

Ho conosciuto questo libro grazie ad un suo estratto, trovato nel blog di Giusy e da quel momento avevo già deciso che sarebbe stato mio (mi sembro Raivo quando vede Seija nella prigioni xD). Mi aveva intrigato così tanto che ho fatto di tutto per trovarlo e alla fine l'ho divorato in un giorno.

Seija era come paralizzata dalla sua voce profonda.
Di nuovo, in testa non aveva più niente,
solo la consapevolezza della sua presenza.
-Sei mia, verrò a prenderti. Molto presto-

La storia parla di una guerra interminabile tra vaivar (demoni primogeniti) e umani. Tra i primi spicca Il Traditore, La Mano Insanguinata, Raivo che in realtà non è un vaivar ma un manvar, cioè un umano trasformato dal morso di un vaivar. L'unica differenza è che Raivo è stato trasformato dalla regina dei demoni che lo considera come un suo primogenito. Tra gli umani invece spicca Seija, una ragazza saahavi, cioè di popolo pagano. Seija è l'erede, insieme a suo fratello, della sua stirpe e inoltre è una coraggiosa guerriera. Mentre combatte durante la sua prima guerra contro Il Traditore, se lo ritrova sul campo faccia a faccia; quando ormai pensa di essere spacciata, si toglie l'elmo e Raivo si blocca, come se esitasse di colpirla; così Seija approfittando di questa mossa, lo disarma e lo sconfigge. Trasportato nelle prigioni, Raivo viene torturato per informazioni sul suo popolo mentre Seija è tormentata dal perché lui abbia esitato di fronte a lei e dentro di lei cresce sempre di più la curiosità di sapere di più su questo manvar che ha tradito tutto a un tratto il suo popolo per andare dai demoni.

Era davvero quella, la verità? 
Il mostro non aveva commesso la strage,
ma la strage aveva creato il mostro?


La protagonista di questo romanzo è Seija, una guerriera saahavi, erede del suo popolo. Di solito non mi piacciono molto le protagoniste guerriere ma lei è stata diversa dalle altre; sicuramente non è stata il mio personaggio preferito ma ha dimostrato un coraggio e una saggezza che pochi avrebbero potuto affrontare. Certo, alcune volte le avrei voluto far capire che Raivo era diverso, che non era proprio ciò che sembrava e che tutti credevano che fosse, ma poi mi sono messa per un attimo nei suoi panni e ho pensato che io sarei scappata da lui se tutto ciò fosse accaduto a me.
Raivo è invece un personaggio estremamente complesso, con un passato misterioso e doloroso. L'ho trovato un uomo affascinante, non solo per il suo aspetto ma soprattutto per la sua storia. Il Traditore, La Mano Insanguinata... uno di questi soprannomi gli è stato dato ingiustamente per qualcosa che non ha commesso. E' stato ferito in passato e non ha provato più nessuna frenesia o gioia per 295 anni, fino a quando non incrocia lo sguardo si Seija sul campo di battaglia: da quel momento lei diventa la sua ossessione, la sua preda.

-No, non capisco, è vero. Non capisco il prodigio che sei,
non capisco in che modo ti ho meritato,
ma so che sei qui per me, non può essere altrimenti.
Non saresti finita sulla mia strada, se non fosse così.-
Lui avanzò ancora, arrivò vicino alla branda
e ora la sua figura altissima sembrava occupare tutto lo spazio,
intercettata la luce.
-Tu sei mia. Sei nata per me.
Sei la conclusione del mio destino, qualunque esso sia.-

Quando avevo letto sul retro della copertina "Un amore dannato per l'eternità" non mi sarei mai aspettata quel genere di amore che ho trovato nel libro. Non è la solita storia d'amore dove loro due si amano ma per cause superiori non possono stare insieme: qui Seija odia Raivo per tutto il dolore che ha causato e nemmeno conoscere il suo passato le farà cambiare idea; Raivo inoltre, la ama e la odia allo stesso tempo. Lui la desidera ma la preferirebbe morta che viva e di proprietà di qualcun'altro.

Ho vissuto trentadue anni da uomo e duecentonovantacinque da manvar
e mai, mai ho avuto prova dell'esistenza degli dei o del fato.
Fino a questi giorni. Fino a quando ti ho incontrata 
e all'improvviso tutto ha ricominciato ad avere un colore, 
un sapore, un'odore, un'emozione, un dolore.

Avevo conosciuto la Randall grazie al primo volume della saga di Hyperversum, ma Millennio di Fuoco mi ha preso sin dalle prime pagine, tenendomi attaccata alle parole come solo pochi libri ci sono riusciti. In questo romanzo Cecilia Randall ci vuole far capire, secondo me, che in una guerra non ci sono buoni o cattivi ma solo persone che hanno tutti un loro valido motivo per combattere. Inoltre mi ha fatto capire che se una persona è un mostro d'aspetto viene subito considerato tale (come la Bestia di La Bella e la Bestia): in questa guerra infinita i demoni sono mostri tanto quanto gli umani. E' stata una lettura piacevole, veloce e intrigante che ti lascia a fiato sospeso a ogni fine capitolo.







8 commenti:

  1. Alla fine lo hai letto prima di me ahahah
    Mi hai messo ancora più curiosità di quella che già avevo! E ti do un'altra notizia, sotto tuo consiglio, alla fine ho preso anche il primo volume di Hyperversum! :)

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  2. mi fa piacere sapere che ti è piaciuto così tanto *^*

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  3. Te lo avevo detto che ti sarebbe piaciuto xD non vedo l'ora di leggere il seguito *w*

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  4. Ho adorato questo romanzo, non vedo l'ora che esca il sequel *_*

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