venerdì 14 dicembre 2018

Blogtour | "Macchine Mortali" di Philip Reeve 🔧 Il mondo distopico


Hi my preciousss!
Oggi il blog ospita la penultima tappa del blogtour dedicato a Macchine Mortali di Philip Reeve, uscito proprio ieri al cinema! Io ancora non riesco a vederlo ma voglio prima godermi il libro. :3

Macchine Mortali [Mortal Engines Quartet #1]
Philip Reeve
Mondadori
262 pagine

In un futuro remoto, dopo che la Guerra dei Sessanta Minuti ha quasi distrutto l'umanità e causato terribili sconvolgimenti geologici, le città si sono trasformate in enormi ingranaggi mobili che vanno in giro per il mondo a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere. Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe che lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti, sventa fortuitamente il piano di Hester, una ragazza orribilmente sfigurata che attenta alla vita di Valentine, l'archeologo a capo della Corporazione degli Storici. Appena prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del Territorio Esterno, la regione selvaggia e desolata che si estende al di fuori delle città su ruote, Tom riesce a scoprirne l'identità e da quel momento da eroe si trasforma in preda.

IL MONDO DISTOPICO

In questo universo alternativo che fa da sfondo alle vicende di Macchine Mortali, non ci sono le solite città di sempre ma un qualcosa di completamente diverso. Infatti, le città adesso sono diventate delle specie di enormi macchine viventi che si muovono e hanno lo scopo di divorare le altre città per sopravvivere. Questo fenomeno viene anche denominato Darwinismo urbano, dove le metropoli mangiano le città, le città i paesi e i villaggi, e questi ultimi i più deboli insediamenti stazionisti. Tutto questo funziona così da almeno un migliaio di anni, da quando il grande ingegnere Nikolas Quirke aveva trasformato Londra nella prima città trazionista.


Principale macchina vivente di questo romanzo è Londra, una delle metropoli più grandi, composta da ben sette piani divisi, ovviamente, come una piramide sociale. Nei livelli bassi vi è il famoso Ventre della macchina, una grande massa disordinata e maleodorante di spiazzi e fabbriche posta tra le Mascelle e le sale macchine centrali, dove vengono smantellate le città catturate: ovviamente a questi piani appartengono gli operai, i poveri e tutti quelli che non hanno i mezzi necessari per poter migliorare la propria condizione sociale. Nei piani più alti, invece, si possono trovare le ville dei ricchi e, a sormontare il tutto, vi è la cattedrale di St. Paul, che risplende di luce dorata.

All'inizio, ovvero circa un migliaio di anni prima, il loro mondo era uguale a quello nostro e non aveva nulla che lo rendeva "particolare" o "anomalo". Tuttavia, subito dopo cominciarono a manifestarsi migliaia e migliaia di terremoti, insieme ai vulcani che non facevano altro che eruttare e i ghiacciai che si estendevano sempre più a sud. Negli anni in cui vengono narrate le vicende del libro, la situazione geologica si è ormai stabilizzata ma le città continuano ad essere usate come macchine viventi e nessuno vuole provare a vivere di nuovo sulla terra ferma, ovvero quello che per loro è il mondo esterno, visto come qualcosa di pericoloso e inabitabile.


✨ LA MIA OPINIONE ✨

Personalmente, mi farebbe molto strano vivere per sempre su una specie di città che ha una vita propria e mi sentirei sempre in balia di essa. Però, leggendo di queste macchine nel libro, mi è venuta di nuovo in mente Il Castello Errante di Howl, dove c'è questo ragazzo che vive su questo castello che si muove da solo, grazie alla magia e, niente, è un cartone che adoravo da piccola (e ancora oggi) e leggere questo libro me lo ha fatto ricordare.



Fatemi sapere che ne pensate nei commenti e se siete già andati a vedere il film al cinema! ♥

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