domenica 19 febbraio 2017

Amy and Roger's Epic Detour, Morgan Matson

Hi my preciousss!
Questo mese sono un pochino assente dalla blogsfera ma non so, sarà che non mi va di fare nulla e sto procastinando un po'. XD Sto ancora (lol) leggendo Red Rising, che però ho ridotto ad un paio di capitoli a sera: non riesco proprio a leggere di più, anche se queste ultime centinaia di pagine mi stanno prendendo di più. Comunque, vi lascio alla recensione di un libro che ho letto da poco e che ho adorato. 💙

→ Amy & Roger's Epic Detour | IT Noi due ai confini del mondo
→ Morgan Matson
→ Simon & Schuster
→ 368 pagine
→ 4 Maggio 2010
→ Goodreads

Amy Curry pensa che la sua vita sia uno schifo. Suo padre è recentemente scomparso in un incidente d’auto e sua madre ha deciso di trasferirsi dalla California al Connecticut, proprio durante il suo ultimo anno di scuola. Il viaggio in macchina per raggiungere la costa opposta degli Stati Uniti è lunghissimo, e con lei ci sarà Roger, figlio di un’amica della madre, che Amy non vede da quando erano bambini. Perciò, quando se lo trova di fronte, Amy ha uno strano sussulto, che però è brava a nascondere. La verità è che non è esattamente entusiasta all’idea di attraversare il Paese con qualcuno che non conosce, ma la strada è infinita e bisogna darsi il cambio alla guida. Il tragitto scrupolosamente programmato da sua madre viene però completamente stravolto, via via che l’iniziale diffidenza tra i due diventa simpatia, e il viaggio si trasforma, ora dopo ora, in qualcosa di diverso, molto speciale e più profondo…


Ormai penso di aver capito che adoro la Matson. Questo è solo il secondo libro che leggo di questa autrice e le sue storie mi piacciono un sacco: possono anche non essere perfette ma non sono banali e non ci sono le solite storie d'amore odiose che di solito trovo negli ya. Quest'ultime sono il motivo per cui molte volte non sopporto gli young adult ma con la Matson è diverso: la storia d'amore ci sta ma principalmente fa da sfondo alla crescita dei personaggi e alla loro storia. Una cosa che personalmente adoro dei suoi libri è il fatto che tratti argomenti svariati ma sempre riguardanti alcuni problemi che, successivamente, vengono risolti o, almeno, i protagonisti capiscono come conviverci. Inoltre, questo romanzo è stato anche il mio primo on the road e ho scoperto che vado matta per questo genere di libri! Ho adorato il fatto che quasi ad ogni capitolo ci fosse uno scenario diverso e poter conoscere di più nei dettagli di alcune zone del mondo che non penso vedrò mai (non sono proprio sicura di farmi la The Loneliest Road in America lol POI CHI LO SA, NON SI SA MAI).
“Tomorrow will be better.”“But what if it’s not?” I asked.“Then you say it again tomorrow. Because it might be. You never know, right? At some point, tomorrow will be better.” 
I personaggi mi sono piaciuti molto, anche quelli secondari che per certi versi avrei voluto approfondire di più! Amy e Roger mi sono piaciuti molto, soprattutto per via della loro crescita e del loro cambiamento durante la lettura. In particolare, però, mi è piaciuto Lucien che avrei voluto davvero conoscere meglio perché secondo me aveva un grande potenziale di essere un personaggio molto interessante (stessa cosa per Walcott). Inoltre, ho apprezzato anche come l'autrice sia riuscita ad evolvere la situazione madre-figlia-fratello che, nonostante non abbia avuto moltissimo spazio nel romanzo, è stata comunque una parte essenziale, soprattutto del percorso di Amy. Lo stile della Matson mi è piaciuto come sempre, soprattutto perché non è troppo descrittivo e non fa annoiare. Ammetto che i primi capitoli non mi avevano preso moltissimo ma dopo quelli la lettura ha cominciato ad ingranare e il libro si è fatto leggere in pochissimo tempo. È sicuramente un romanzo che consiglierei a chiunque voglia prendere in mano qualcosa di più leggero ma comunque con un certo spessore morale.

Love it!
Voi l'avete letto? Vi ispira? ☺

6 commenti:

  1. Prima o poi lo leggerò *-*
    Spero prima!
    Rose

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  2. non l'ho letto e non mi ispirava ma ultimamente mi sto ricredendo. Lo terrò presente

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    1. Anche a me la prima volta non aveva ispirato ma poi ho scoperto come era la Matson e mi sono decisa a leggerlo!

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