domenica 6 luglio 2014

Recensione: Cercando Alaska

Buon pomeriggio lettori!^^
In questo periodo mi voglio dedicare molto alla lettura ma alla fine vado sempre a girovagare su internet e quindi ho deciso, finalmente, di cominciare la recensione di questo fantastico libro! Non farò spoiler ma alla fine della recensione chiederò un'opinione su un fatto di questo libro a chi lo ha già letto e forse che, come me si è fatto la mia stessa domanda.

TITOLO: Cercando Alaska
AUTORE: John Green
EDITORE: Rizzoli
PREZZO: 14 €
PAGINE: 319
DATA DI PUBBLICAZIONE: questa edizione nel giugno 2014. La prima nel 2005
TRAMA: Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. E' qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.


Immaginare il futuro sa di rimpianto.






Appena sono entrata in libreria sono andata subito a cercare i libri di John Green. Dopo Colpa delle Stelle dovevo assolutamente avere gli altri. Li avevo trovati tutti ma quello che ho preso subito è stato Cercando Alaska perché la sua trama mi ispirava più degli altri e anche perché avevo visto delle recensioni su vari blog dove, avevo capito che era piaciuto molto. Appena tornata a casa l'ho cominciato subito a leggere e inutile dire che mi sono totalmente e perdutamente persa tra le sue pagine.

Ama il tuo imperfetto prossimo con il tuo imperfetto cuore.

Il protagonista di questo libro è Miles, il solito ragazzo timido che non riesce a farsi molti amici (ma che in realtà, secondo me, il materiale per essere divertente e spiritoso ce l'ha). Si trasferisce nella scuola a Culver Creek e, appena arrivato in camera, conosce Chip Martin, che però tutti chiamano il Colonnello, un ragazzo un po' bassetto e cicciottello, molto chiacchierone e all'inizio sembra un po' un bulletto. Grazie al Colonnello, Miles (soprannominato poi Ciccio) conosce Alaska Young di cui se ne innamora perdutamente. Non vi dirò altro sulla trama perché non voglio fare nessuno spoiler (che invece mi sono beccata io ç-ç).

Io ero una frana e lei una fata, e io ero inguaribilmente noioso e lei infinitamente affascinante.
 Così me ne tornai nella mia stanza e crollai sul letto, pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei stato una pioggerella, lei un ciclone.

Parlerò prima di Alaska perché tra tutti è stata il personaggio più complesso, bizzarro, intricato e più emozionate di tutti. Alaska è una ragazza con un passato difficile e triste, una ragazza lunatica ed estremamente divertente. Si capisce subito che è anche una ragazza con molte idee in testa ma anche molto confusa per via dei suoi sbalzi d'umore. All'inizio te la puoi immaginare come la solita ragazza dura, forte e stronza; ma ha molto di più. Lei è un miscuglio di tantissime emozioni, come se dentro di lei esistessero più di un'Alaska. A me ha dato come la sensazione che non avesse ancora scoperto se stessa, come se non avesse ancora imparato tutto dalla vita. E' stata il mio personaggio preferito perché mai nei libri (ma anche nella realtà) ho trovato una persona così completa di tutto. Non so se mi spiego bene, ma è come se ti ritrovassi davanti qualcuno e subito di verrebbe da pensare che abbia carisma, che è divertente, pazza (perché nella vita un pizzico di pazzia ci vuole) ma che sia anche molto intelligente. Alaska Young è stato, secondo me, il personaggio di John Green men riuscito nei suoi libri e anche se ne ho letti solo due non penso che niente riuscirà a farmi cambiare idea, a meno che non ne faccia una copia uguale.

A volte perdi una battaglia.
Ma gli indisciplinati vincono sempre la guerra.

Poi ci sono Miles (Ciccio) e il Colonnello. Ciccio non mi è particolarmente piaciuto come protagonista,
perché ne ho incontrati molti come lui e, anche se è quello che è cambiato più di tutti durante il racconto, ha sempre conservato quel suo carattere un po' sciapo. Il Colonnello invece mi è piaciuto tantissimo: un ragazzo che anche lui ha avuto un passato un po' difficile, vivendo nella povertà con sua madre. Ma è diventato un ragazzo molto forte d'animo, divertente, leale verso i suoi amici e con molto spirito da vendere.

Tutto ciò che si crea è destinato a distruggersi.

Fino a questo momento non avevo mai considerato John Green come un genio perché, nonostante Colpa delle Stelle mi sia piaciuto tantissimo, non ha avuto quella spinta in più che aveva Cercando Alaska. Questo è stato il suo primo libro e ci ha messo tutto dentro; mentre a Colpa delle Stelle ha messo solo una parte di come è la vita, qui l'ha spiegata in maniera più completa, facendo vedere tutti i suoi lati, sia positivi sia negativi. Ho divorato questo libro in un pomeriggio e una mattinata perché era come se tu venissi trasportato dalle pagine e venissi costretto a avanzare nella storia (tanto che quando dovevo andare a dormire ci sono rimasta male per aver stoppato la lettura :')). Ho amato tantissimo questo libro e non posso credere che non rileggerò più le avventure di questi personaggi, è come se mi avesse lasciato un vuoto dentro.


Quando gli adulti, con lo stupido sorriso di chi crede di saperla lunga, dicono: 
"I giovani si credono invincibili" non sanno quanto hanno ragione. 
La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. 
Ci crediamo invincibili perché lo siamo. Non possiamo nascere, e non possiamo morire.
 Come l'energia, possiamo solo cambiare forma, dimensioni, manifestazioni. 
Gli adulti, invecchiando, lo dimenticano. Hanno una gran paura di perdere, di fallire.
 Ma quella parte di noi che è più grande della somma delle nostre parti non ha un inizio e non ha una fine, e dunque non può fallire.


Dategli una medaglia!



Riflessioni per chi ha già letto il libro (SPOILER):

Sono stata un po' in dubbio, come molti penso, su la fine di questo libro.
Intendo la morte di Alaska...alla fine del libro sono riusciti a ricreare la scena di quella notte, ma è stato un'incidente o suicidio? Sicuramente possiamo solo fare supposizioni, ma volevo sapere anche ciò che pensate voi. Io non credo che lei si sia suicidata, perché la sua vita non andava male e perché forse non voglio crederci. Voi che ne pensate?


10 commenti:

  1. Recensione bellissima -piena di frasi toccanti prese dal libro *--*- ero tentata di leggere anche lo spoiler ma mi sono trattenuta :P Cinque anellini sono tantissimi ^^ Ma ormai so che John Green sa emozionare :P

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    1. Grazie!^-^ Hai fatto bene a non vederlo, io quando l'ho visto dentro una trama ci sono rimasta malissimo xD
      E' vero, hai proprio ragione. ^^ Ormai questo autore mi sta proprio a cuore. <3

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  2. Leggo o non leggo lo spoiler? La tentazione c'è sempre....no dai, non lo leggo XD
    Però mi hai fatto venire curiosità al riguardo...una recensione stupenda,complimenti Arya ;3 Ovviamente non ho bisogno di dire che è già nella lista dei libri da leggere ^-^ ciauuuu <3

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    1. Ahahah brava! xD Grazie mille, sono contenta che ti sia piaciuta ^-^

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  3. Oh, ma che bella recensione! Adorante, quasi. Se prima avevo voglia di leggere questo libro, ora DEVO farlo al più presto. La trama è originale, Green è una garanzia, e la tua recensione conferma che ne vale assolutamente la pena! Non vedo l'ora *-*

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    1. Grazie!^^ Quando lo leggerai dimmelo che sono curiosa di sapere come ti è sembrato! ^o^

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  4. SPOILER
    Ciao Arya! Complimenti per la bellissima recensione, ma sono qui per rispondere alla tua domanda. Per me è stato suicidio, insomma, sono rimasto molto colpito da quando Alaska ha detto di fumare per morire e probabilmente anche più del dovuto, però... A parte che parliamo di John Green, celebre serial killer, Alaska disse a Ciccio di aver rivelato di Paul e Marya perché non aveva una casa dove andare. Non viveva forse vergognandosi continuamente di aver lasciato morire la madre tanto da non voler vedere il padre? Ubriaca, in macchina, un'altra auto le dà l'opportunità di uccidersi e non dimenticarsi più di quel triste anniversario, o magari credeva di poter rivedere la madre invece che portarle degli inutili fiori. Fammi sapere :3

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    1. Ciao Pasquale!^^
      Si è vero...io anche sono rimasta scioccata quando ha detto quella frase del fumo e ci sono molti indizi che ti portano al suicidio. Penso che hai proprio ragione :') Penso che cercavo di trovare una fine meno triste...oh Alaska! ç-ç Quanto mi piaceva!

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    2. Ahahah mi dispiace di averti convinta al peggio :'3

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    3. Ahahahaha non ti preoccupare :')

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