domenica 20 dicembre 2015

Recensione | Marina

Hi my lovely readers!
Ieri sera mi sono fatta una maratona di Pretty Little Liars, che ho ripreso a vedere da poco, e mi sta appassionando tantissimo! Nonostante mi abbiano fatto qualche spoiler, questo telefilm riesce sempre a sorprendermi! Prima di buttarmi su pll, ieri ho finito di leggere Marina che ho adorato: vi lascio alla recensione ;)

→ Marina
→ Carlos Ruiz Zafòn
→ Mondadori
→ 308 pagine
→ € 6,90
→ 1 Gennaio 2009
→ Goodreads

Barcellona, fine degli anni Settanta. Óscar Drai è un giovane studente che trascorre i faticosi anni della sua adolescenza in un cupo collegio della città catalana. Colmo di quella dolorosa energia così tipica dell'età, fatta in parti uguali di sogno e insofferenza, Óscar di tanto in tanto ama allontanarsi non visto dalle soffocanti mura del convitto, per perdersi nel dedalo di vie, ville e palazzi di quartieri che trasudano a ogni angolo storia e mistero. In occasione di una di queste fughe il giovane si lascia rapire da una musica che lo porta fino alle finestre di una casa. All'interno, su un tavolo, un antico grammofono suona un'ammaliante canzone per voce e pianoforte; accanto, un vecchio orologio da taschino dal quadrante scheggiato. Óscar stesso, nel momento in cui sottrae l'oggetto e scappa, è sopraffatto da un gesto che risulta inspiegabile a lui per primo. Qualche giorno dopo però tutto gli apparirà tanto chiaro quanto splendidamente misterioso. Tornando sui suoi passi per restituire il maltolto, infatti, Óscar incontra la giovane Marina e il suo enigmatico padre, il pittore Germán. E niente per lui sarà più come prima. Il suo innato amore per il mistero si intreccerà da quel momento ai segreti inconfessabili del passato di una famiglia e di una Barcellona sempre più amata: segreti che lo spingeranno non solo alla più lunga fuga mai tentata dal detestato collegio, ma anche verso l'irrevocabile fine della sua adolescenza. Scritto prima de L'ombra del vento e Il gioco dell'angelo, romanzi che hanno consacrato Zafón come uno degli scrittori spagnoli più popolari di tutti i tempi, di essi Marina anticipa i grandi temi: gli enigmi del passato, l'amore per la conoscenza, la bellezza gotica e senza tempo di Barcellona.

«A volte le cose più reali succedono solo nell'immaginazione, Oscar» disse lei. «Ricordiamo solo quello che non è mai accaduto.»
Zafòn, dopo L'ombra del vento, mi aveva subito catturata ma ormai sono ancora più sicura di quanto mi piaccia questo autore e i suoi romanzi. Marina è stata una lettura emozionante, paurosa, fantastica e triste (più che triste direi realistica). Rispetto agli altri suoi libri, qui ho trovato di più il genere fantasy SAREBBE MEGLIO DIRE HORROR che, devo dire, non mi è dispiaciuto affatto: ha dato alla storia quel pizzico in più che l'ha resa davvero speciale. L'ho definito un po' horror perché ci sono state alcune scene che mi hanno davvero tenuta con il fiato sospeso, con creature raccapriccianti e una storia anche un po' macabra. È stata una lettura che mi ha preso dalla prima pagina, facendomi subito entrare nella vita dei protagonisti e nella storia di un strano e oscuro personaggio che potrete "vedere" nel libro.
Quella notte Michail mi disse che secondo lui la vita concede a ciascuno di noi rari momenti di pura felicità. A volte, solo pochi giorni o settimane. A volte, anni. Tutto dipende dalla fortuna. Il ricordo di quei momenti non ci abbandona mai e si trasforma in un paese della memoria a cui cerchiamo inutilmente di fare ritorno per il resto della vita.
I protagonisti sono Oscar e Marina, due ragazzi che si trovano per caso e che vengono, sempre per coincidenza, a conoscenza di un oscuro segreto che sarebbe stato meglio se fosse stato lasciato fuori dalle loro vite O FORSE NO. La loro amicizia mi ha fatto subito appassionare e i sentimenti che provavano l'uno per l'altra mi hanno fatto tenerezza e tristezza allo stesso tempo. Tuttavia, Zafon non è mai andato sullo sdolcinato e non ha mai reso la loro storia banale o mielosa, non facendoti mai annoiare del loro rapporto. Anche Germàn, il padre di Marina, è stato un personaggio ben fatto che mi ha fatto tanta tenerezza. La parte che mi piace di più di ogni romanzo di Zafon è quella dove si scopre la storia di un altro personaggio, il cui passato è turbolento e pieno di oscuri misteri; leggendo queste vite mi sembra come di essere parte di quella storia e provo le stesse cose che hanno provato loro allora. 
Un legame di sguardi e di silenzi li univa tra le ombre di quella casa, alla fine di una strada isolata dove si prendevano cura l'uno dell'altro, lontani dal mondo.
Zafon non è mai stato troppo logorroico nella descrizione dei paesaggi e ha creato le atmosfere più adatte per far trasmettere al lettore la paura e l'inqiuetudine dei protagonisti in determinati momenti. Non ho dato il voto massimo al libro solo perché l'autore non si sofferma molto sulla descrizione dei due protagonisti e li presenta solo superficialmente. Un'altra parte che mi è piaciuta del romanzo è stata la fine: mentre ne Il principe della nebbia ero triste per quello che era successo, qui, nonostante mi sia scesa una lacrimuccia, mi sono resa conto che è proprio per come fa finire la storia che mi piacciono i romanzi di quest'autore. Infatti la vita non ha sempre un lieto fine e, la maggior parte delle volte, non va a finire bene; Zafon ci mostra un lato della vita che molte volte viene oscurato nelle storie per dar spazio a una fine felice. Tuttavia, è proprio questo realismo che ci insegna, secondo me, i valori più importanti e che ci fa apprezzare meglio quello che abbiamo. 
Avevo sempre pensato che le vecchie stazioni ferroviarie fossero tra i pochi luoghi magici rimasti al mondo. I fantasmi di ricordi e di addii vi si mescolano con l'inizio di centinaia di viaggi per destinazioni lontane, senza ritorno. «Se un giorno dovessi perdermi, che mi cerchino in una stazione ferroviaria,» pensai.


8 commenti:

  1. Pll *_____*
    "L'ombra del vento" è uno dei miei libri preferiti e da qualche tempo ho intenzione di recuperare Marina di cui tutti parlano molto, molto bene! Da aggiungere alla lista libri 2016 :)

    RispondiElimina
  2. Le frasi ♥ Bellissime! Ho letto l'ombra del vento e l'ho adorato e questo...beh, promette altrettanto bene!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si le frasi di Zafon sono sempre bellissime! Se ti è piaciuto l'ombra del vento ti piacerebbe anche questo ;)

      Elimina
  3. Complimenti per la recensione! :)
    Io con questo autore ho qualche problemino: adoro il suo stile, mi fa davvero impazzire, ma di solito non mi piacciono le sue storie. Ne ho letti diversi suoi e me ne sono piaciuti davvero solo 2: uno è L'ombra del vento e l'altro è proprio questo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Oh, peccato :( Io devo dire che, per il momento, mi piace abbastanza Zafon, poi vedrò con gli altri suoi libri! L'ombra del vento era piaciuto tanto anche a me! *_*

      Elimina
  4. Bella recensione, Arya!A me Marina è piaciuto tanto, ma L'ombra del vento molto di più, è una lettura davvero speciale *__*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Concordo pienamente con te! L'ombra del vento è uno dei miei libri preferiti di sempre! *_*

      Elimina

Lasciami un tuo pensierino :3